USMIA Esercito: No al Telelavoro e alla Settimana Corta nel Contratto per i Militari. Difendiamo la Specificità dei Militari per ottenere più risorse. Le licenze, quante ne decurteranno?

Roma, 12 nov 2024 – USMIA Esercito si dichiara fermamente contraria alla proposta di introdurre il telelavoro per il personale militare e alla riduzione della settimana lavorativa a quattro giorni sul tavolo negoziale del rinnovo contrattuale. Riteniamo che entrambe le misure siano in contrasto con la natura della professione militare, che richiede presenza fisica, prontezza operativa e disponibilità continua e la salda costruzione di rapporti interpersonali da cui scaturisce lo Spirito di Corpo. Lavorare da casa, riducendo i giorni di presenza in caserma, allontanerebbe i militari dal loro ruolo specifico e renderebbe difficile difendere la nostra specificità professionale di fronte al Governo e alla società, oltre che eliminare la possibilità di percepire le indennità accessorie e di conseguenza diminuire il montante contributivo previdenziale. 

L’introduzione del telelavoro rischia di compromettere l’immagine e il valore della missione militare. Come potremmo giustificare richieste di maggiori risorse per la Difesa se chiedessimo di lavorare da casa? La difesa del nostro Paese richiede un impegno fisico e mentale che non può essere svolto a distanza.

Inoltre, USMIA Esercito desidera chiarire la sua posizione sulla proposta, avanzata da altre sigle sindacali, di adottare una “settimana corta” sul tavolo negoziale del rinnovo contrattuale, eliminando il venerdì lavorativo. USMIA Esercito è fermamente contraria a questa proposta, considerando che le attuali disposizioni sullo straordinario già prevedono che il Comandante può concedere il recupero compensativo per le ore di lavoro straordinario non monetizzate (in mancanza di copertura finanziaria), tenendo presenti le richieste del personale e fatte salve le improrogabili esigenze di servizio. Oggi, ad esempio, l’orario lavorativo è articolato su 5 giorni, dalle 08:00 alle 16:30 dal lunedì al giovedì e dalle 08:00 alle 12:00 il venerdì; pur nella consapevolezza che il lavoro straordinario non può costituire fattore ordinario di programmazione del lavoro e che la sua forma prioritaria di remunerazione è il compenso in denaro, le eventuali ore eccedenti l’orario di lavoro, effettuate ma non retribuite, potranno essere fruite con recupero compensativo, anche per le 4 ore del venerdi, su disposizione del Comandante di Corpo, valutate le richieste del personale e salvaguardate le prioritarie esigenze di funzionamento degli Organismi.

Riteniamo che l’introduzione di una settimana lavorativa di quattro giorni non porterebbe vantaggi concreti al personale e, anzi, potrebbe essere dannosa. È inoltre essenziale considerare le conseguenze di questa proposta in funzione pubblica: attualmente, i 39 giorni di licenza ordinaria sono calcolati su una settimana di cinque giorni. Eliminando il venerdì, si ridurrebbero di circa 52 giorni all’anno i giorni lavorativi, il che potrebbe comportare una riduzione significativa dei giorni di licenza spettanti. Inoltre, mantenendo la settimana lavorativa su 36 ore fino alle 17:30, si limiterebbe anche la possibilità di effettuare straordinari retribuiti.

Rif. “Direttiva n. 8002 sull’istituto dello straordinario e compensi connessi all’orario di lavoro”. 

“A tal riguardo, l’emanazione della nuova edizione della direttiva di Forza Armata in materia di orario di lavoro ha concesso un ampio ventaglio di opzioni per conferire flessibilità all’orario di lavoro nel rispetto delle prioritarie esigenze di efficienza dello Strumento Militare. In particolare, nel suddetto documento è stata:

– confermata la facoltà per il Comandante di riarticolare, seppur in maniera non definitiva, l’orario delle attività giornaliere dell’intera unità o una parte di essa -per particolari condizioni operative, addestrative, logistiche, nonché ambientali- variando il numero delle giornate lavorative,

aumentandole a 6 giorni o riducendole a 4 giorni e assicurando, in tale ultimo caso, la continuità del servizio/funzionalità del Reparto mediante l’individuazione, ad esempio, delle necessarie aliquote/nuclei di personale da mantenere in attività;

– introdotta la flessibilità individuale, allo scopo di andare incontro alle specifiche esigenze personali/familiari del personale (quali, ad esempio, il pendolarismo giornaliero o settimanale, esigenze connesse alla genitorialità ecc.).”

Pertanto, riteniamo che lo strumento esiste già, come di fatti chiesto proprio da USMIA Esercito di inserire questa tutela nella Direttiva n. 8002, vedi articolo del 2022 e 2024… L’articolo completo continua qui >>>

.

Forzearmate.eu non ti chiederà mai un contributo o abbonamenti per leggere tutti i nostri contenuti, se di tuo gradimento desideriamo solo che torni a visitarci.

Seguici in tempo reale sul nostro canale e gruppi/chat TELEGRAM - Ti aspettiamo! ECCO COME FARE>>>

Visita la nostra pagina Facebook, metti un "LIKE" per rimanere aggiornato>>>

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *