Roma, 6 mag 2024 – Dopo quarant’anni la rappresentanza militare va’ in soffitta e viene sostituita da una forma più moderna e performante di tutela dei diritti dei militari, le APCSM.
Le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale Militare, ovvero i Sindacati Militari, nati a seguito dell’abolizione del divieto di costituirli e aderirvi liberamente, che si sono sviluppati in questi primi anni, sono in totale 13 per la Forza Armata Esercito. Non tutti però sono riusciti a superare la prima soglia dettata dalla legge 46/2022.
Meno della metà, ovvero 6 di queste hanno acquisito il “patentino” di rappresentatività nazionale, avendo raggiunto un numero adeguato di iscritti che la stessa normativa imponeva per poter agire in nome e per conto dei propri iscritti (e di converso per tutto il personale di forza armata Esercito), potendo sedere al tavolo della contrattazione nazionale.
Non di meno a ciò, Libera Rappresentanza dei Militari (L.R.M.) rappresentativa a livello nazionale ha contattato le altre sigle non rappresentative al fine di recepire le loro istanze e quelle dei propri iscritti che, se coincidenti con la piattaforma economico-normativa elaborata, saranno portate all’attenzione delle Autorità preposte. L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA QUI >>>
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