Roma, 9 dic 2023 – Ritaglio di articolo ripreso da ANSA.IT / – Cambia la controversa norma della manovra che taglia le pensioni di medici, enti locali, maestri e ufficiali giudiziari: le penalizzazioni restano solo per chi esce anticipatamente, mentre arriva un alleggerimento sui tagli per medici e infermieri.
L’atteso emendamento del governo è stato depositato in serata in commissione Bilancio, insieme ad altre due modifiche sugli enti locali e il comparto difesa e sicurezza, e conferma le correzioni già annunciate dall’esecutivo.
Nel cambio di rotta sulle pensioni, vengono esclusi dalla stretta gli assegni di vecchiaia e sarà penalizzato solo chi esce anticipatamente: non rientreranno però in ogni caso nelle nuove disposizioni le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro quest’anno.
Per medici e infermieri, che se vorranno potranno rimanere al lavoro fino a 70 anni, la stretta sarà comunque più soft: per chi sceglie l’uscita anticipata, è prevista una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro.
Per tutte le pensioni anticipate è prevista inoltre una revisione delle finestre d’uscita, con un posticipo della decorrenza di un mese se si maturano i requisiti nel 2025, di 2 mesi se si maturano nel 2026, di 4 mesi per chi li matura nel 2027 e di 6 mesi a partire dal 2028. L’ARTICOLO COMPLETO CONTINUA QUI >>>
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