Roma, 28 apr 2024 – I soldi sono sempre inadeguati, ma l’inflazione corre come non mai e gli stipendi del personale del comparto difesa – sicurezza e soccorso pubblico – hanno perso nel tempo un forte potere di acquisto.
Passano gli anni, arrivano le solite promesse dai Governi di turno che regolarmente si alternano alla guida del Paese, ma la “musica” non cambia. Anzi, si taglia sempre e a danno dei lavoratori: vedasi il TSF che per averlo si fa prima a morire che aspettare; le pensioni sempre piu’ basse; l’eta’ lavorativa e’ sempre piu’ alta
In sostanza dai Governi arrivano sempre le solite parole rassicurative e di rito sull’importanza del lavoro che facciamo, ma quando si tratta di aprire il portafogli, sono tutti stitici!
La formula e’ sempre la stessa: prima la pandemia, poi la guerra, poi il debito pubblico, poi il PIL in ribasso, ecc. ecc.. Ora come allora i soldi per noi ancora non ci sono.
Segue ritaglio di articolo ripreso dal portale AGI.IT
I Sindacati militari: Usami, Siam e Siulm esprimono “insoddisfazione per le risorse non adeguate a garantire il recupero del potere di acquisto perso dalle retribuzioni del personale”.
AGI – Con la convocazione da parte del Ministero della Funzione Pubblica, è stata avviata ufficialmente la contrattazione per il rinnovo contrattuale del triennio 2022 – 2024, del Comparto Difesa e Sicurezza.
Presenti all’incontro le sigle sindacali militari, tra cui le tre sigle della Federazione Sindacati Aeronautica Militare: Usami, Siam e Siulm, che svolgeranno un ruolo decisivo nel negoziato perché rappresentative della maggioranza del personale dell’A.M.. L’articolo completo continua qui >>>
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