Roma, 26 nov 2023 – SI TRATTA DI UNA ULTERIORE PROPOSTA, RISPETTO A QUELLA GIA’ PRESENTATA IN FINANZIARIA ANNI PRECEDENTI MA MAI ATTUATA. CHE SIA LA VOLTA BUONA?
Non c’e’ dubbio che la proposta troverebbe fondamento, dato che i militari sono (e per fortuna) obbligati ad andare in pensione a 60 anni. Ma qualcuno potrebbe vederla come un ulteriore beneficio per i soli militari e poliziotti. La proposta ovviamente ha un costo economico che e’ a carico della collettivita’. Ora bisogna vedere se il governo la condivide e la fa applicare.
Segue articolo tratto da AGENPARL. Militari, Graziano (Pd): grazie a odg del Pd pensioni più eque per il comparto Difesa.
Approvato all’unanimità odg Graziano su revisione pensioni dei militari: “Bene l’approvazione all’unanimità del nostro ordine del giorno che prevede una revisione delle pensioni dei militari, che con il contributivo rischiano di avere delle pensioni da fame.
Il nostro odg prevede delle modifiche del coefficiente di trasformazione applicabile alle pensioni “per vecchiaia” in modo da renderle più eque e aderenti agli attuali limiti di legge.
In pratica andiamo ad intervenire con una norma di equità contributiva, disponendo l’equiparazione al coefficiente di trasformazione previsto per il pubblico impiego al momento dell’accesso al pensionamento per limiti di età”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, Stefano Graziano, primo firmatario del provvedimento.
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