Roma, 18 ott 2023 – ASPMI intende esprimere la propria opinione riguardo alla conferenza stampa che ha visto protagonista il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine del Consiglio dei Ministri con cui è stata approvata la Legge di Bilancio 2024.
In qualità di Associazioni professionale a carattere sindacale tra militari non possiamo che non essere soddisfatti per il trattamento che ancora una volta questo Presidente del Consiglio riserva al comparto Difesa, troppe volte messo ai margini non solo nelle dichiarazioni a mezzo stampa ma anche quando ci sono da prendere importanti decisioni in favore di questa Forza Armata.
In particolare, ASPMI è sconcertata per il fatto che Giorgia Meloni abbia menzionato la sola Polizia di Stato per quanto riguarda il delicato tema degli straordinari. “È inaccettabile che oggi un poliziotto guadagni 6 euro di straordinario”, e su questo siamo assolutamente d’accordo con le sue parole. Non lo siamo nel momento in cui non menziona anche l’Esercito Italiano che sul fronte straordinari se la passa persino peggio in quanto a causa delle risorse inadeguate non c’è neppure la forza per pagarli. Tant’è che il personale che non riesce a recuperare le ore effettuate le perde, senza alcun diritto alla retribuzione.
Una dimenticanza che tra l’altro di recente ha avuto anche dei risvolti pratici, in quanto nel Decreto Immigrazione l’Esercito Italiano non è stato incluso tra i destinatari di un apposito fondo utile a incrementare le ore di straordinario (per quanto vale la pena sottolineare che nello stesso provvedimento il contingente impiegato nell’Operazione Strade Sicure è stato incrementato di 400 unità).
A tal proposito, vogliamo ricordare a questo Governo che nei confronti dell’Esercito Italiano è stato preso un impegno nella scorsa legislatura: non appena verrà avviata la contrattazione per il rinnovo 2022-2024, per la quale verrà data priorità al comparto Difesa e Sicurezza come dichiarato da Meloni stessa, bisognerà assolutamente rivedere la questione della gestione e del pagamento degli straordinari, anche – e soprattutto – per il personale di questa Forza Armata.
Associazione Sindacale Professionisti Militari
Se uno ha problemi con la propria autovettura per via di un malfunzionamento di un componente del motore, si reca ovviamente dal meccanico per farlo sostituire. Ipotizziamo che la riparazione richieda svariati interventi del meccanico, in quanto dopo 3,4,5 e oltre tentativi il suddetto non riesce a riparare l’autovettura che continua a non funzionare bene, secondo voi il problema è il meccanico o il ricambio che fornisce la casa madre che comunque sulle altre autovetture dello stesso tipo non da problemi? Ho questo dilemma che mi affligge. Grazie.